2°-L’agonismo

Cos’è l’agonismo?

E’ guadare e pescare con ogni condizione atmosferica.

È l’amore per i pesci e per la sfida che dura tutta la vita.

E’ quella cosa che ispira ogni tipo di comportamento ossessivo.

Entrando nel dettaglio possiamo scomporre l’agonismo in due fasi: la “preparazione” e la gara.

La preparazione e l’ossessione ti fanno rimanere alzati fino a notte fonda per preparare le montature, legare gli ami e preparare le travi; controllando le previsioni del tempo, le maree e i venti. Infine, la cosa migliore per arrivare preparati alla gara è pescare nei giorni precedenti.

Perché al momento della gara dovremo solo mettere in pratica quello che abbiamo fatto nei giorni di preparazione.

Durante la gara è enorme la paura di sbagliare, di non prendere nulla o, peggio ancora, vedere il vicino di picchetto che prende pesci davanti ai nostri occhi.

Come possiamo allora avere meno timore?

Secondo me cè solo un modo: essere preparati: mettere in pratica quello che abbiamo fatto nei giorni di preparazione.

Ovviamente in gara tutto può essere diverso; la pesca non è sicuramente matematica, infatti a volte il piano che abbiamo elaborato sin dal primo lancio non dà i suoi frutti.

Il pesce è svogliato, a volte non è dove ci si aspetterebbe di trovarlo, oppure decide che la nostra esca non è di suo gradimento.

Problemi comuni a tutti i pescatori.

In questo caso entra in gioco l’esperienza e avere un approccio mentale positivo, fatto di flessibilità, originalità, propensione a cambiare le regole del gioco e soprattutto l’attitudine a non mollare mai.

Vogliamo concludere questo racconto con una frase su cui riflettere: non serve coraggio per fare delle scelte ma solo preparazione. Perché dobbiamo saper prima cosa pescare, come pescare e dove pescare.